Oggi non si scherza. Ma rifletto e mi
domando cosa aspettiamo ad intervenire per fermare questo nuovo
nazismo chiamato ISIS. La storia è fatta di corsi e ricorsi: abbiamo
già visto sulla pelle dei nostri nonni cosa vuol dire vivere sotto
una dittatura, con la paura di non fare più ritorno a casa la sera.
Sempre i nostri nonni hanno avuto la forza ed il coraggio di prendere
le armi, lasciando le proprie famiglie per ritirarsi sui monti e
combattere quello schifo della storia che si chiama nazismo. Con la
Costituzione i Padri fondatori hanno fatto una promessa: non
permetteremo mai più in nessuna parte del Mondo che ci siano persone
che soffrano quello che noi abbiamo sofferto. Che in nessuna parte
del Mondo ci siano prepotenti che con l'uso della violenza mettano a
tacere la ragione. In nessun Parte del mondo permetteremo mai più
che ci possano essere persone che siano giudicate per il loro credo o
per la propria etnia. Mai Più. Quando una alta carica dello Stato,
un militare, un cittadino, giura di difendere la Costituzione fa
questa promessa.
Oggi, ieri e l'altro ieri, accendendo
il televisore di casa si vedono scene che mi fanno rabbrividire. Che
mai avrei pensato di vedere. Che mai nessuno penserebbe mai di
mettere in atto.
Oggi più di ieri queste violenze
aumentano: un giornalista a cui viene tagliata la testa, un pilota
che viene arso vivo, 15 cristiani la cui unica colpa è essere
cristiani, uccisi con le fiamme. Uomini, donne e bambini che muoiono
per un sì o per un no. Che vengono ammazzati solo perché parlano
un'altra lingua o professano un altro credo. Mentre noi siamo qua,
nelle nostre tiepide case, che troviamo tornando a casa a sera il
cibo caldo e visi amici, nei nostri caldi letti, davanti alle nostre
abbondanti tavole, siamo qua, che ci indignano e aspettiamo, che
parliamo. Aspettiamo che qualcosa avvenga.
Molte delle nostre città hanno ancora
i segni del più terribile conflitto di tutti i tempi. Oggi queste
ferite, forse rimarginate stanno scomparendo. Sta sparendo il ricordo
di quello che successe, sono troppi i tristi fatti compiuti nella
seconda guerra mondiale e non ne vale la pena ricordarne uno in
particolare. La guerra è la lezione della storia che i popoli non
ricordano mai abbastanza, è la frase che riecheggia nelle nostre
memorie. Proprio per questo non vogliamo mai più la guerra. Non
vogliamo mai più soffrire. Vorrei vivere in un mondo di pace dove
nessuno si deve preoccupare della sua sicurezza, perché è un mondo
che sarà sicuro. Per conquistare questo si deve combattere. Non
possiamo stare qua fermi ad aspettare che la nostra libertà, la
nostra cultura ci venga portata via.
Siamo occidentali, alcuni cristiani,
alcuni ebrei, alcuni atei, alcuni agnostici, alcuni mussulmani.
Tutti viviamo consapevoli che l'umanità di oggi per arrivare dov'è
ha compiuto grandi conquiste. Pensate alla penicillina, ai cellulari,
alla Tour Eiffel, ai grattacieli da 1 km di Dubai, all'uomo che per
la prima volta fa un salto sulla Luna, al rover che cammina su Marte.
Sono conquiste che l'uomo ha fatto. Ma ne ha fatte altre: pensate nel
passaggio tra la storia e la preistoria quando sono state scritte le
prime leggi: l'uomo ha preso finalmente coscienza di essere una
collettività e non un aggregato di singoli, servivano leggi comuni
per poter gestire questa comunità e tutti le dovevano conoscere.
Quando un uomo artista nell'antichità ha scolpito le statue che sono
state distrutte nei giorni scorsi nel museo di Mosul. Non sono
dispiaciuto tanto per la statua in se, alla fine possiamo dire che è
un pezzo di pietra . Sono incazzato perché quella è una conquista
che un nostro antenato comune è riuscito a compiere. Ha capito che
l'uomo aveva delle dimensioni che è riuscito a riproporre. Ha capito
che la pietra poteva prendere la forma che le sue mani volevano. Ha
capito che una persona che vede quella statua viene colpito e gli
nasce dentro un sentimento. Quella statua è stato un passo avanti
per l'umanità, che ci ha permesso di arrivare ad oggi. Quella statua
rappresenta il primo granello di sabbia della silice che occorre a
realizzare un chip per l'iphone.
Oggi siamo qua che aspettiamo di vedere
la prossima orripilante scena che ci viene trasmessa. Oggi dovremmo
essere qua a pensare come fare perché queste cose non avvengano più.
Oggi dovremmo pensare a come intervenire per fermare l'ISIS e farlo.
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