lunedì 21 gennaio 2013

Che batosta che hanno preso!

Che batosta il PdL savonese! Per forza non si sapevano le liste, con tutto quello che è successo...

Il direttivo del fu-PdL Savonese, combattivo, che aveva sfiduciato Scandroglio e combattuto Minasso, ora si vede senza più nessuno a cui umidificare il santa sanctorum. Berlusconi che aveva chiarito che non ci saranno impresentabili nelle sue liste, dovendo rinunciare anche a Dell'Utri, a Scillipoti, a .... Scajola ha fatto il passo indietro... ed adesso la situazione è tragicomica, anzi una vera e propria tragedia non annunciata:


Il presidente della Provincia Savonese, nonché pidiellino doc, Angelo Vaccarezza, commenta pesatemente:

Ciao Capezzone, parlamentare inutile, e adesso rispetto per la gente di Liguria...
ed ancora:

Adesso le liste sono definitive: è chiaro che ci hanno preso in giro, umiliando i nostri elettori, considerandoci cittadini di serie b.
Pensano alla Liguria come una colonia di oltremare da sfruttare come fecero gli spagnoli in centro America.
La voglia di abbandonare oggi è tanta ma poi penso ai tanti sindaci, assessori, consiglieri che credono in NOI e nel progetto di liguria che sognamo; penso ai nostri iscritti, ai nostri militanti ed elettori che ci sono sempre, che ci sono sempre stati anche in quei territori dove non essere un compagno è una colpa da espiare.
Sognamo TUTTI una Liguria più giusta, piu vicina agli ultimi, più ATTENTA alle persone: e allora no ! Non possiamo permetterci di mollare ma ora più che mai bisogna lavorare per una Liguria migliore la LIGURIA di tutti...

L'ex sindaco Alassino, il consigliere Regionale Marco Melgrati, non ci sta! Dopo aver scritto qualche centinaio di lettere a Silvio, è in evidente stato si shock per le liste. Annuncia che voterà la destra di Storace:

E' vergognoso che la provincia di Savona non verrà rappresentata nel prossimo Parlamento. E' la prima volta che questo succede da quando esiste la Repubblica Italiana". E' amareggiato Marco Melgrati, capogruppo in Regione del Pdl per come sono state composte le liste del suo partito. "Non si possono paracadutare personaggi in una terra che e' gia' avara di rappresentanti come la Liguria. Se per Minzolini si tratta di una scelta di qualita' contestiamo il metodo. Per quanto riguarda la lista della Camera quella e' comunque "invotabile" per la presenza di Minasso e Scandroglio nelle prime posizioni. Per amore di Patria - dice Melgrati - potrei votare Berlusconi al Senato, ma per la Camera sicuramente il mio voto andra' alla Destra. E comunque anche per il Senato ci devo ancora pensare. Adesso serve una seria riflessione e delle azioni dirompenti per cambiare l'architettura del partito. La parola deve tornare ai cittadini e bisogna dare democrazia vera in un partito che questa parola non conosce

Il senatur Savonese, il Franco Orsi che tanto aveva fatto è stato messo come quarto nella regione, praticamente una Mission Impossible essere rieletto! Sembra che a Berlusconi non è piaciuto il fatto che abbia votato la fiducia a Rigor Monti: anche lui commenta seccato:

Ho appreso ieri sera i nomi delle liste del PDL in Liguria. Ho comunicato al mio partito che non accetto la candidatura al quarto posto della lista del Senato. Non accetto la candidatura non solo perché non corrisponde alle aspettative ed alle promesse che avevo ricevuto ma soprattutto perché non mi sento rappresentato dalla "testa" delle liste, cioè dai nomi designati per diventare parlamentari. Nessun nome della Provincia di Savona! La seconda provincia della Liguria in cui da anni opera e vince le elezioni un gruppo di militanti, che sono diventati amministratori Provinciali, Regionali e Sindaci per il consenso che hanno. Soprattutto non mi sento rappresentato da queste liste perché sono stati scientificamente estromessi tutti coloro che hanno partecipato, con Claudio Scajola, alla straordinaria stagione di Forza Italia e del Pdl che, anche nella nostra regione, è stata una stagione di entusiasmo, radicamento sul territorio e consensi. Non intendo (cosí come tutti noi) lasciare l'impegno politico e continueró a tempo pieno a fare il Sindaco.


L'altra consigliere comunale, la moglie di Mastellino, Roberta Gasco commenta: 

Grave atteggiamento dei vertici nazionali, anche l’assenza di donne in posizione eleggibile la dice lunga sullo scollamento del nostro partito dal territorio e dall’elettorato.

La decisione di Claudio Scajola di non candidarsi è stato un gesto di grande dignità personale e morale, ancora una volta una dimostrazione di senso di responsabilità. Purtroppo la lista della Liguria, soprattutto senza la candidatura di Claudio Scajola, sarà orfana di un rappresentante romano in grado di fare gli interessi del nostro territorio. Infatti, i nomi emersi in queste ore, che andranno a comporre lo schieramento del Pdl, sono l’evidente dimostrazione di quanto contiamo nello scacchiere nazionale, una vera presa in giro, una lista composta da una serie di personaggi catapultati dall’alto. La penalizzazione del savonese, poi, è gravissima: in questi anni i risultati elettorali sono stati evidenti, uno su tutti la conquista dell’ Amministrazione provinciale strappata alle grinfie del centro sinistra e questo grazie al lavoro di tanti, primi fra tutti l’Onorevole Claudio Scajola, il Presidente Vaccarezza, il Senatore Orsi, i consiglieri regionali, i tanti amministratori e militanti del territorio, a prova che se sulla Liguria ci si lavora le vittorie possono arrivare”.

Grande rammarico per la scarsa attenzione alla componente femminile all’interno della lista: mentre il Pd vanta percentuali importanti, il 40% dei nomi sono di donne, a noi è stato impedito di inserirne una in posizione eleggibile a evidente dimostrazione di quello che è l’atteggiamento dei leader del nostro partito.

Il corpulento assessore ingauno, l'Iron Lugani, che già in fasce giocava con il bambolotto di Berlusconi, nella sua veste di vicecoordinatore regionale, commenta:

Oggi il PDL Ligure dimostra di essere rimasto al 2008. Le aspettative di una classe dirigente nuova che rappresentasse il territorio e la società sono state disattese così come la speranza di un rinnovamento eluso per garantire poltrone sicure alla vecchia classe politica sfiduciata. Rimane una grande delusione da parte del movimento giovanile PDL ligure.

 un ingauno provinciale era già a Roma sicuro della nomina nelle liste ai primi posti... ma tale nomina mai arrivò ad essere pronunciata... e da ore tace senza parola proferire!

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